| Ale85LeoSign |
| | Visto che le tre lupine hanno successo, vedrò di metterci un po' di storia. Perchè non è che siano arrivate e tutto è andato rose e fiori. Tutt'altro.
Partiamo da quella più piccola, Winnie, che mi ha fatto passare 5 mesi in cantina a dormire su una branda perchè stava male.
Avete presente quel famoso Natale in cui a Milano ha nevicato? Era il 2005 ed era uscito il "Principe Mezzosangue", e io tentavo di leggerlo sulla mia branda col piccolo mostro che distruggeva lo stanzino dov'eravamo stipate, perchè lei stava male e non poteva stare fuori al freddo con le altre due.
Winnie è un Alaskan Malamute sfortunello. Me l'ha dato un ragazzo che ho conosciuto quasi per caso in università. Questo era venuto a sapere da una mia amica che io avevo già due cani di razza nordica o giù di lì, quindi mi aveva detto, in poche parole, che dalla "vendita" della sua cucciolata, era avanzata una femmina bianca e nera, che i suoi volevano dare al canile. Quindi io mi dovevo sentire pure fortunata, perchè lui me la dava via gratis! Il problema è che al canile ci sarei finita io se avessi portato a casa un altro cane. La fregatura è che il giorno prima di Natale (avete presente quando arriva l'orda barbarica di parenti, ziette, cuginette/i e balle varie?) me l'ha portata in università, mentre io ero lì a scambiare i regali con le amiche. Oh, insomma... ma come si fa? All'inizio gli ho detto di no, poi ho detto un quasi sì... poi, insomma, sono tornata a casa con sta robina microbica, con le orecchie che non le stavano manco su, nascosta nel cappotto. Non aveva neanche due mesi... Questo """"amico"""" non si è più fatto sentire e io non l'ho più visto. Ci ha guadagnato lui, credetemi.
Il ruggito di mia madre si dev'essere sentito fino in Duomo, tanto è stato forte. E non parliamo delle altre due, (Laska e Dream) che si son messe a ululare come matte. Insomma la fine del mondo. Dopo un po' mia madre si rabbonisce, ma in casa, sto piccolo cane col raffreddore (sì, era anche malata, e non aveva solo il raffreddore...) non lo vuol tenere. Dopo una notte d'inferno, a dormire sul pavimento della cucina con Winnie (qui sotto una foto, il pigiama dietro è il mio. Perchè la nanetta non faceva dormire nessuno se la sottoscritta non le teneva compagnia), la sottoscritta decide di trasferirsi in cantina con una stufetta elettrica e la piccola belva, che, nel frattempo, tanto per agevolarle i rapporti col grande capo, ha pensato bene di mordere tutte le sedie della cucina, lasciando il segno del suo passaggio. In cantina, mentre io tentavo di dormire, spesso e volentieri, azzannava il mio cuscino e lo tirava finchè io "PAM!" testata sulla brandina di metallo e successivo tentativo di recuperare il cuscino senza incappare in "sorpresine".
Natale coi parenti, trascorso in cucina col cane. Per fortuna sono stati così carini da cenare con me ^^ dietro i ringhi di disapprovazione di mia madre. Però anche lei inizia ad affezionarsi, sotto sotto, e decide di chiamare la piccoletta "Winnie", da Winnie The Pooh, uno dei suoi personaggi preferiti. (una famiglia di gente normale, insomma...)
Dopo il 26 siamo andati a Saint Oyen, in Valle d'Aosta, per trascorrere le vacanze di Natale e qui è successo il fattaccio. Laska e Dream, dimenticavo, hanno accettato molto bene Winnie, Dream (quella nera) l'ha persino adottata e accudita come figlia sua. Una sera Winnie, che avevamo messo in garage con le altre due per la notte, si spaventa per il buio, e prende un tremendo colpo alla testa contro una panchina del garage. Tutta la famiglia arriva subito, perchè il cane ha la testa deformata, muove a scatti le zampe anteriori e poi s'immobilizza completamente. Una disperazione enorme. Una notte in bianco. A ripensarci sto ancora male. Era solo un cane. Ma sono stata malissimo lo stesso.
La mattina dopo Winnie si sveglia, ma cammina storto e non guarda dritto. Abbiam paura che resti "scema" e iniziamo a chiederci che fare. Mia sorella la da per morta, i miei pure, io ipotizzo che ci sia ancora una minima speranza, una volta assorbita la botta alla testa. Il problema di chi studia medicina o veterinaria, è che poi tende a fare di tutto una catastrofe (almeno, per i miei parenti è così). Per fortuna, ho avuto ragione. In un paio di settimane la botta si è riassorbita, Winnie ha ricominciato a camminare dritta, e gli occhi sono andati a posto. Ho passato altri 2 mesi in cantina, e poi, FINALMENTE, la piccoletta è andata fuori con le altre due e io sono tornata alla civiltà.
Mia madre non brontola più, anche se ogni tanto la piccoletta (che ormai è una specie di torello) ogni tanto fa delle incursioni in casa, verso la dispensa e il frigo soprattutto. La vita, con dei cani del genere (che non sono cani, non mi stancherò mai di dirlo) non è una passeggiata, ma ti riempiono la vita, ti fanno riscoprire le piccole cose e fanno un sacco di compagnia senza pretendere nulla in cambio. A breve le altre 2 puntate.
Edited by Ale85LeoSign - 7/6/2009, 11:45
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